Minighiro Africano

GRAPHIURUS MURINUS

Classe: Mammalia;  Ordine: Rodentia;  Famiglia: Gliridea;  Specie: G. murinus


Graphiurus murinus è un roditore con dimensioni e peso ridotto (30 grammi), dotato di una coda folta e morbida. Il suo areale di distribuzione in natura è vario, comprendente diverse zone del Sudan, Uganda, Etiopia, Kenya, Botswana, Namibia e con una concentrazione elevata di popolazioni in vicinanza di Capo di Buona Speranza.

Terrario: Si consiglia un terraio in vetro con aperture scorrevoli frontali adeguatamente areate per evitare ristagni pericolosi delle esalazioni provenienti dalle loro deiezioni. Come substrato si può utilizzare lettiera per roditori in pellet assorbente, ma anche tutolo di mais o segatura depolverata. L’arredamento prevede rami secchi sui quali i minighiri, la sera e a notte fonda, compiono le loro acrobatiche peripezie e un rifugio buio per il girno. Si consiglia un terrario da 50 cm di lunghezza e 50-70 di altezza per una coppia.

Parametri: Come tutti i “Ghiri” che si rispettino questi roditori tendono, col calare delle temperature, ad andare in letargo, evenienza da evitare perché spesso causa di morte in quanto le nostre temperature invernali proprio non si avvicinano a quelle dell’inverno Etiopico; per cui si consiglia una temperatura mai ad di sotto dei 20-22°C.

Alimentazione: Sono animali golosi che non disprezzano nulla o quasi: vanno bene mix di semi vari per roditori, arachidi, nocciole, mandorle, semi di girasole, frutta fresca come mele, arance, banane, kiwi, uva (di cui sono ghiottissimi) e anche ciliegie, quando capita, nonché uova bollite tagliate a metà, crocchette per cani o gatti e tarme della farina, di cui vanno particolarmente pazzi. Questi ultimi tre alimenti vanno dosati con oculatezza per evitare di ritrovarci animali tendenti al sovrappeso.

Riproduzione: Essendo roditori sono molto prolifici. La femmina riesce ad avere tranquillamente nell’arco di un anno fino a sei cucciolate, se adeguatamente seguita nella nutrizione e nelle temperature (mantenute per l’appunto più alte del normale). Il numero dei piccoli varia da un minimo di due a un massimo di 5/6 di 3,5 grammi l’uno, indipendenti già dopo 5 settimane. E’ questo il periodo per “iniziarli” al contatto con l’allevatore per evitare di avere animali paurosi e schivi.

C.I.T.E.S.: No

 

Per ulteriori informazioni: Diego (diegoleonte@hotmail.com). Si consiglia di lettere l'articolo dedicato nella Sezione "Articoli Terraristica".