Responsabili Sezione Artropodi (Ragni): Peppe Porcelli, Fabrizio Amicone, Ivano Pegna.


ARTROPODI

 

Costituiscono il più grande phylum del Regno Animale. Dal punto di vista evolutivo si sarebbero differenziati da Proto-Platelminti alla cui segmentazione del corpo è seguita anche quella delle appendici; infatti il termine artro-pode significa appunto “appendice articolata”.

La loro caratteristica fondamentale è quella di possedere un esoscheletro spesso e rigido che da una parte protegge gli animali dall’ambiente esterno, dall’altra rende indispensabile il fenomeno della muta per l’accrescimento. Il corpo è diviso in segmenti, detti somiti e, a seconda dei subphyla, si verifica una differente regionalizzazione del corpo.

Gli Artropodi hanno riproduzione sessuale, sono principalmente gonocorici (a sessi separati) sebbene si conoscano anche specie ermafrodite e partenogenetiche. La maggior parte delle specie è ovipara e lo sviluppo postembrionale comporta il fenomeno della muta, spesso accompagnato da profonde modificazioni morfologiche e fisiologiche.

Vecchia Classificazione

Gli Artropodi si dividono in 3 subphyla:

1-TRILOBITOMORFI: tutti estinti prima dell’inizio dell’era mesozoica

2-CHELICERATI: comprende le classi dei     MEROSTOMI

                                                                     ARACNIDI

                                                                     PANTOPODI

3- MANDIBOLATI: comprende     CROSTACEI

                                                     MIRIAPODI

                                                     INSETTI    

 

Classificazione attuale

Gli Artropodi viventi si dividono in 3 gruppi:

1- CRUSTACEA

2- CHELICERATA

3- UNIRAMIA (INSECTA e MYRIAPODA)

 

Caratteristiche principali dei diversi gruppi di Artropodi:

 

 

APPENDICI

TAGMOSI

 

Antenne

Zampe

Appendici boccali

 

CROSTACEI

2 paia

n paia, biramose

Mandibole, mascelle 1 e 2

Variabile

INSETTI

1 paio

3 paia, uniramose

Mandibole, mascelle 1 e 2

Capo,torace,addome

MIRIAPODI

1 paio

n paia, uniramose

Mandibole, mascelle 1 + varie

Capo e tronco

CHELICERATI

0

4 paia, uniramose

Cheliceri + Pedipalpi

Prosoma, Opistosoma

 

ARACNIDI (RAGNI)

I primi fossili dei ragni risalgono a circa 400 milioni di anni fa e, quindi, si rivelano animali apparsi sulla Terra molto prima dei dinosauri.

I ragni, come tutti gli Artropodi, non possiedono scheletro interno per cui la “rigidità” del loro corpo è essenzialmente legata al loro esoscheletro che risulta costituito da un polisaccaride, la chitina; per questo motivo, per accrescersi, sono costretti ad effettuare ciclicamente una muta.

I ragni appartengono al gruppo dei Chelicerati, caratterizzati dall’avere 4 paia di zampe deambulanti più un paio di arti modificati, terminanti con pinze o chele, dette cheliceri (donde il nome). Dietro la bocca è presente anche un altro paio di arti modificati ,detti pedipalpi. Non possiedono né ali, né antenne.

Tutti gli arti, 6 paia in totale, sono presenti nella parte anteriore del corpo, detta prosoma. La parte posteriore del corpo, l’opistosoma, contiene polmoni, intestino ed apparato riproduttivo.

Da ricordare, inoltre, la capacità di tessitura della seta da parte di alcuni ragni in possesso del crivello, organo ausiliario deputato alla produzione di seta.

I ragni d’interesse terraristico appartengono all’ordine degli Araneidi e sono tutti organismi carnivori, nutrendosi soprattutto di altri artropodi ma, le specie di grandi dimensioni, sono in grado di cibarsi anche di piccoli uccelli e mammiferi.

La durata media della vita di un ragno è di 2-3 anni, con le dovute eccezioni.

I ragni si dividono in 3 sottordini:

ARANEOMORFI o “ragni veri” (95% delle specie viventi)

MIGALOMORFI, che comprende i grossi ragni detti “migali”

LIFISTIOMORFI, comprendente poche specie con la caratteristica di avere l’addome segmentato.