Scinco di fuoco

Lepidothyris fernandi (Burton, 1836)  

di Davide Pezzoni

Ordine: Squamata Famiglia: Scincidae Genere: Lepidothyris Specie: L. fernandi (Riopa fernandi, Mochlus fernandi)

nome anglosassone: Togo fire skink

 

Forse uno degli scincidi più affascinanti, il Lepidothyris (ex Riopa) fernandi è conosciuto in tutto il mondo come lo “scinco di fuoco”, a causa del dorso dorato e della colorazione rosso vivo dei fianchi che richiama il disegno affascinante di lingue di fiamma. Specie fossoria, in allevamento non è raro che trascorra molto tempo fuori vista, muovendosi per la teca tramite gallerie scavate nel substrato umido. Originari delle foreste tropicali dell’Africa occidentale (sono denominati anche Togo fire skinks) hanno un comportamento relativamente schivo, anche se in cattività possono arrivare a mangiare dalle pinze dell’allevatore. Sono animali longevi, con una vita media di quindici-venti anni.

Lo scinco di fuoco è un animale robusto, può arrivare a misurare mediamente 37cm di lunghezza totale, e i maschi sono di solito più grossi e colorati delle femmine.

Terrario/Temperature: dato che questo scinco può raggiungere notevoli dimensioni, il terrario per una coppia sarà almeno di 100x60x40cm. L’abitudine terricola e fossoria di Lepidothyris richiede un substrato di almeno 10cm; consigliata torba acida di sfagno mista a fibra di cocco, sabbia e foglie. Piante vere (Pothos, Zamioculchas, ecc.) permetteranno di avere un ottimo tasso di umidità e di creare ripari per gli animali. Questi scinchi amano utilizzare cortecce cave e a tubo, sotto le quali o dentro le quali si creano passaggi e tane. Necessaria una ciotola d’acqua che permetta agli scinchi di fare il bagno e di dissetarsi. Un piccolo spot da un lato del terrario servirà a creare una zona basking a 32°-35°C, con una temperatura diffusa nella teca di circa 27°-29°C di giorno e 24°C di notte. Necessario, essendo i Lepidothyris scinchi diurni, un tubo neon al 5% di UVB. Una nebulizzazione mattutina quotidiana mantiene il necessario tasso di umidità. Attenzione a non ospitare due maschi nello stesso terrario, convivenze che potrebbero sembrare tranquille potrebbero sfociare in improvvise e cruente lotte per il territorio o per il cibo.

Alimentazione/Integrazione: animali essenzialmente insettivori, amano cacciare e sono molto “protettivi” nei confronti delle prede, come si accennava. Una dieta varia di grilli, blatte, caimani, locuste somministrate tre volte la settimana, e della frutta e verdura date saltuariamente possono essere una buona base di alimentazione, che va integrata quotidianamente con Calcio, una volta ogni 10 giorni con Calcio+D3 e mensilmente con un multivitaminico.

Riproduzione: la bruma invernale, con gli animali che si infossano per due o tre mesi al diminuire graduale delle temperature e delle ore di luce può favorire la successiva riproduzione in primavera. Fare bene attenzione che i due animali siano realmente una coppia; il sessaggio non è facile e normalmente è fattibile confrontando i due rettili: i maschi sono più grandi, massicci e con colori più vivi. Lo scinco di fuoco è un animale oviparo, la femmina depone dalle 5 alle 9 uova che incubate a 29°C schiuderanno in 40-50 giorni circa.

C.I.T.E.S.: NO

Per ulteriori informazioni: Davide (ilsaurofelice@gmail.com).