Serpente dei ratti cinese
Euprepiophis mandarinus
(Elaphe mandarina - Shultz 1996)
di Mario Staffieri
Ordine: Squamata; Famiglia: Colubridae; Genere: Euprepiophis Specie: mandarinus
Il serpente dei ratti cinese è considerato uno dei più bei colubridi esistenti; è diffuso in Vietnam, India, Myanmar e Cina dove viene perseguitato oltre che per la vendita a collezionisti ed allevatori, per fini alimentari e per le leggendarie proprietà curative della sua bile: secondo la medicina tradizionale orientale, infatti, bere un bicchiere d’acqua in cui è stata spremuta la cistifellea di questo serpente curerebbe una moltitudine di malori e sarebbe un ottimo rimedio contro l’impotenza sessuale.
La conseguente rarità, la particolare localizzazione e l'indubbia bellezza fanno dell’ Euprepiophis mandarinus uno dei colubridi più ambiti dagli erpetofili di tutto il mondo.
Si rivela, comunque, un animale non adatto ad allevatori inesperti perché abbastanza delicato e sensibile ad errati parametri di stabulazione.
Terrario: Avendo abitudini prettamente fossorie, il terrario potrà essere lungo 60cm, all'interno necessita di un rifugio per nascondersi e una bacinella d’acqua grande a sufficienza da permettergli di immergersi completamente. Come substrato è consigliabile utilizzare della torba di sfagno o della fibra di cocco sterilizzata.
Parametri: Temperatura media di 24 °C, da ridurre a 20 °C di notte. Alte temperature possono essere nocive! Essendo di abitudini prettamente notturne o crepuscolari, non necessita di particolari accorgimenti relativi al fotoperiodo.
L’umidità relativa (U.R.) non dovrà mai scendere sotto il 70% con picchi, nei periodi di muta, anche del 85%. Attenzione, comunque, alla ventilazione del terrario.
Alimentazione: Per esemplari giovani si consiglia la somministrazione di pinkies di topo (Mus musculus), per la fase di accrescimento fino all'età adulta commisurare la preda in proporzione alla dimensione del serpente; andrà alimentato una volta ogni 9/10 giorni.
Riproduzione: Dopo gli accoppiamenti la femmina deporrà un numero di uova molto esiguo, da 2 a 8, a seconda dell’età e della dimensione e la schiusa avrà luogo dopo circa 45 giorni.
C.I.T.E.S.: No.
Per ulteriori informazioni: Mario (marstaf@email.it)