Responsabili Sezione Artropodi (Insetti): Oreste Triggiani, Giuseppe Bari, Francesco Nicassio.


ARTROPODI

 

Costituiscono il più grande phylum del Regno Animale. Dal punto di vista evolutivo si sarebbero differenziati da Proto-Platelminti alla cui segmentazione del corpo è seguita anche quella delle appendici; infatti il termine artro-pode significa appunto “appendice articolata”.

La loro caratteristica fondamentale è quella di possedere un esoscheletro spesso e rigido che da una parte protegge gli animali dall’ambiente esterno, dall’altra rende indispensabile il fenomeno della muta per l’accrescimento. Il corpo è diviso in segmenti, detti somiti e, a seconda dei subphyla, si verifica una differente regionalizzazione del corpo.

Gli Artropodi hanno riproduzione sessuale, sono principalmente gonocorici (a sessi separati) sebbene si conoscano anche specie ermafrodite e partenogenetiche. La maggior parte delle specie è ovipara e lo sviluppo postembrionale comporta il fenomeno della muta, spesso accompagnato da profonde modificazioni morfologiche e fisiologiche.

Vecchia Classificazione

Gli Artropodi si dividono in 3 subphyla:

1-TRILOBITOMORFI: tutti estinti prima dell’inizio dell’era mesozoica

2-CHELICERATI: comprende le classi dei     MEROSTOMI

                                                                     ARACNIDI

                                                                     PANTOPODI

3- MANDIBOLATI: comprende     CROSTACEI

                                                     MIRIAPODI

                                                     INSETTI    

 

Classificazione attuale

Gli Artropodi viventi si dividono in 3 gruppi:

1- CRUSTACEA

2- CHELICERATA

3- UNIRAMIA (INSECTA e MYRIAPODA)

 

 

Caratteristiche principali dei diversi gruppi di Artropodi:

 

 

APPENDICI

TAGMOSI

 

Antenne

Zampe

Appendici boccali

 

CROSTACEI

2 paia

n paia, biramose

Mandibole, mascelle 1 e 2

Variabile

INSETTI

1 paio

3 paia, uniramose

Mandibole, mascelle 1 e 2

Capo,torace,addome

MIRIAPODI

1 paio

n paia, uniramose

Mandibole, mascelle 1 + varie

Capo e tronco

CHELICERATI

0

4 paia, uniramose

Cheliceri + Pedipalpi

Prosoma, Opistosoma

 

INSETTI

 

Gli Insetti costituiscono la più ampia classe di Mandibolati (secondo la vecchia classificazione).

Possiedono un corpo diviso in segmenti che possono essere raggruppati in 3 regioni: CAPO, TORACE e ADDOME.

Sul capo troviamo le antenne, organi sensori articolati in posizione frontale, tra gli occhi, e le appendici boccali; l’apparato boccale ha strutture molto diverse in relazione ai differenti modi di alimentazione. Oltre agli occhi composti, possono essere presenti gli ocelli, in genere 3, disposti a triangolo, sulla regione frontale.

Il torace è costituito da 3 segmenti (protorace, mesotorace e metatorace) e, a ciascuno, è articolata una coppia di zampe (donde il nome di Esapodi attribuito agli Insetti). Le due paia di ali, invece, per gli Insetti che ne sono provvisti (detti Pterigoti), sono espansioni laminari delle regione dorsale del mesotorace e del metatorace; ci sono Insetti primitivi, gli Apterigoti che, invece, ne sono sprovvisti ed altri ancora, come ad esempio le pulci, le formiche, le termiti, ecc., che le hanno perse secondariamente in rapporto alle loro abitudini di vita.

L’addome degli Insetti adulti, invece, non porta appendici deambulatorie. Lateralmente all’addome si scorgono delle aperture, dette stigmi, che permettono la respirazione. A livello dell’addome si trovano i genitali esterni che, differenti a seconda delle specie, probabilmente derivano da appendici addominali ancestrali e sono: il pene nei maschi (degli Pterigoti) e l’ovopositore nelle femmine, organo che permette di deporre le uova, singolarmente o riunite in ooplacche o ooteche.

Gli Insetti sono a sessi separati e ovipari, sebbene non manchino delle eccezioni. Lo sviluppo pstembrionale è caratteristico dei differenti ordini, sebbene sia possibile riunire tutti gli Insetti in due categorie:

Eterometaboli (es. Ortotteri): dall’uovo schiude un individuo SIMILE all’adulto, sebbene privo di ali e di organi genitali sviluppati, detto neanide. La neanide si nutre, compie tre mute e, quando sviluppa gli abbozzi alari, viene definito ninfa. La ninfa continua ad accrescersi e compie altre 2 mute sino a compiere l’ultima muta (la terza) che lo trasforma in Insetto adulto o Immagine.

Olometaboli (es. Lepidotteri, Ditteri, Coleotteri): dall’uovo schiude un individuo, detto larva, che è COMPLETAMENTE diverso dall’adulto e che attraversa uno stadio, più o meno lungo, in cui non si nutre, detto pupa (nelle farfalle definito crisalide). In quest’ultimo stadio si compiono profonde mdificazioni morfologiche e fisiologiche che daranno origine all’Insetto adulto.

Sono attualmente divisi in 32 ordini (per alcuni gli ordini sono 29, dipende dal criterio di classificazione adottato), che si possono ragionevolmente comprendere in tre categorie:

1-APTERIGOTI: comprende Insetti privi di ali, piuttosto primitivi; tra questi da ricordare sono:

a- Collemboli: collemboli

b- Tisanuri:     lepisma o pesciolino d’argento

2- ESOPTERIGOTI: comprende Insetti alati o secondariamente atteri, in genere eterometaboli:

a- Odonati:      libellule

b- Ortotteri:    grilli, cavallette, grillotalpa

c- Fasmidi:      insetti stecco e insetti foglia

d- Isotteri:      termiti

e- Emitteri:     cicale, afidi, cocciniglie

f- Dictiopteri:  blatte e mantide religiosa

3- ENDOPTERIGOTI: comprende Insetti alati o secondariamente atteri, olometaboli:

a- Coleotteri:    il più grande ordine del regno animale, comprende cerambicidi, tenebrionidi, curculionidi, scarabeidi, ecc. 

b- Sifonotteri:   pulci

c- Ditteri:         mosche e zanzare

d- Lepidotteri: farfalle

e- Imenotteri: api, vespe e bombi