BIACCO

Hierophis viridiflavus (Lacépède, 1789)

nome anglosassone: Western whip snake

di Sandro Frisenda


CLASSE: REPTILIA

ORDINE: SQUAMATA

SOTTORDINE: SERPENTES

FAMIGLIA: COLUBRIDAE

GENERE: HIEROPHIS

SPECIE: H. VIRIDIFLAVUS


Descrizione

È un serpente dal corpo molto allungato ed agile, di dimensioni medio-grandi, potendo raggiungere i 190 cm di lunghezza totale massima. Il capo reca due squame preoculari e otto sopralabiali. L’occhio ha pupilla rotonda ed è in contatto con la 4a e la 5a sopralabiale. Il dorso a metà tronco reca di norma 19 (raramente 21) file longitudinali di squame. Le squame sono lisce, non carenate. Gli esemplari giovani hanno colore di fondo verde chiaro puntinato di giallo e macchie nere, mentre gli adulti hanno il dorso di colore nero, privo di sfumature; con l’età anche il ventre tende a diventare nero, con una banda centrale che rimane bianca percorrendo tutto il corpo in modo irregolare. La forma melanica descritta, da taluni riferita come sottospecie C.v. carbonarius, è abbondante in tutta la Puglia, specie nel Salento, nella zona costiera, nella Murgia e nel Gargano, in cui è difficile reperire esemplari oltre gli 80 cm, ancora verdi; le popolazioni delle aree occidentali, vicine alla fossa bradanica, sembrano invece caratterizzate  dalla tendenza degli adulti a mantenere a lungo una colorazione di tipo giovanile. Il maschio in genere è più grande della femmina.

Ecologia e Biologia

Di grande adattabilità ecologica, frequenta ambienti secchi, come macchie e garighe, ma anche aree umide circostanti paludi ed acquiferi vari. Terricolo ed arboricolo, è capace di arrampicarsi agevolmente sia sulle rocce che sugli alberi e di procedere a velocemente sul terreno. È prevalentemente diurno, ma anche notturno allo stadio giovanile. È il serpente a più elevata aggressività che è possibile incontrare in Puglia; prudente e veloce, se non riesce a fuggire e viene catturato diventa mordace, anche se non è velenoso per l’uomo. Va in latenza verso la fine di ottobre e ritorna in attività verso marzo-aprile. Si riproduce tra maggio e giugno. La femmina depone da 5 a 12 uova di 20 x 35 mm circa, con guscio bianco e piccole concrezioni scure a forma di stella. Le deposizioni hanno luogo in fessure, anfratti o sotto legna secca. La schiusa avviene dopo 6-8 settimane, in funzione della temperatura del sito di deposizione. Alla nascita il piccolo misura 20-25 cm. La maturità sessuale e la livrea nera definitiva sono raggiunti intorno al 4° anno. Si nutre di qualsiasi preda che possieda la taglia ottimale: lucertole, ramarri, con cui ingaggia furibonde lotte, altri serpenti, anche della sua stessa specie, piccoli mammiferi e uccelli. Tra i suoi predatori vi sono gli uccelli rapaci e talora i Mammiferi Carnivori.

Distribuzione

La specie è presente in Europa lungo una fascia che va dalla Spagna pirenaica alla Jugoslavia occidentale, senza coprire le regioni più settentrionali della Francia. In Italia è diffusa nella penisola e nelle isole maggiori. In Provincia di Bari e nell’intera Puglia è molto diffuso e frequente, sicuramente il serpente più comune della regione.

Conservazione

Finora il biacco sembra risentire meno di altre specie delle attività di trasformazione territoriale, anche grazie alla adattabilità alimentare che gli consente l’accesso ad una grande varietà di risorse alimentari. Non è molto ricercato dai trafficanti di animali. Molti individui muoiono sulle strade travolti dalle auto, poiché usano l’asfalto per termoregolare. Molto intensa è anche la persecuzione diretta, in quanto la specie è oggetto di assurde credenze. Nonostante sia impossibile confonderlo con la vipera, spesso esemplari di biacco vengono classificati come tali dall’”esperto” di turno e fanno scattare ingiustificati allarmismi, cui viene data eco, purtroppo in modo acritico, anche dalla stampa periodica a grande tiratura.