L’ IGUANA DAI TUBERCOLI

 

di Michele Ranieri

 

L'Iguana dai Tubercoli, chiamata comunemente Iguana Verde arboricola, e' un sauro comunissimo in Messico, centro America e la parte settentrionale del sud America.

Sono rettili che raggiungono grandi dimensioni, infatti ci sono individui che raggiungono 1,5 metri e i 7 chili di peso corporeo, di conseguenza richiedono grandi spazi ed alcune accortezze per il corretto allevamento.

 

IL TERRARIO

Personalmente allevo una coppia di iguane in due terrari diversi, la femmina che ha 5 anni la tengo in un terario di 100 cm (lunghezza) x80cm (profondità) x120cm (altezza), mentre il maschio, che ha 2 anni, in un terrario un po' piu' piccolo. Ricordo che le iguane richiedono delle teche sviluppate in altezza essendo rettili arboricoli e preferiscono trascorrere la maggior parte del loro tempo nelle zone più alte della teca. I rami possono essere acquistati o nel caso siano raccolti andranno sterilizzati in forno (se le dimensioni ce lo permettono) ad una temperature di 180° C per una ventina di minuti, oppure, se il tronco e' molto grosso e/o lungo, in una soluzione diluita di candeggina: prima dell’utilizzo si provvederà a risciacquarlo con acqua dolce. Poiché in commercio è difficile trovare terrari di grandi dimensioni, tali da contenere una iguana adulta, potremmo considerare l'ipotesi di costruirci un terrario utilizzando legno multistrato da impermeabilizzare con vernice anti fouling (flatting marino): come substrato, per favorire le operazioni di pulizia, in quanto sono rettili che sporcono molto, con deiezioni corpose e liquide, consiglio di utilizzare della comunissima carta di giornale.

IL RISCALDAMENTO  

Per quanto riguarda il riscaldamento, e' importante che l' animale riceva adeguato calore, dato che, come tutti gli ectotermi, non è in grado di regolare autonomamente la propria temperatura corporea; occorre dunque creare nel terrario zone calde e zone piu' fresche in modo tale che l'iguana possa regolare da sè la temperatura corporea, così come accade in natura. Le iguane richiedono una zona calda a circa 30-32 °C e una zona piu' fresca a 25-27 °C; la notte la temperatura puo' scendere tranquillamente a 21-23 °C a patto che l'animale possa riscaldarsi durante il giorno. Essendo un rettile arboricolo la fonte di calore dovra' arrivare dall'alto tramite una lampada a infrarossi (protetta da rete metallica per evitare eventuali ustioni). Eviterei l’uso di piastre riscaldanti in quanto i rettili arboricoli non mettono il proprio ventre su superfici calde in natura e non dovrebbero essere costrette a farlo in cattivita'.

L'ILLUMINAZIONE

Anche l' illuminazione e' un fattore molto importante per questi rettili. Si possono adoperare lampade a spettro completo in grado di simulare la lunghezza d'onda dei raggi solari. Le iguane hanno bisogno di raggi UV-b per produrre la vitamina D3, ossia la vitamina calcio fissatrice senza la quale il calcio, anche se presente nelle dieta, non potra' essere immagazzinato e fissato sulle ossa con conseguente possibile insorgenza di disfunzioni metaboliche a livello delle ossa (metabolic bone disease). La luce a spettro completo (neon UVB) deve essere accesa almeno 10-12 ore al giorno con gli animali che devono sostare a non più di 25-30 cm di distanza. Nel caso si utilizzino lampade a neon, non dimentichiamoci di sostituire le lampade circa ogni 6 mesi, anche se continuano ad emettere luce. Ovviamente si consiglia di portare, quando possibile, le iguane al sole, magari in ampie voliere per uccelli oppure in terrari in tutta rete così che possano sfruttare i benefici raggi solari: sembra, inoltre, che tale pratica stimoli la riproduzione.

LA MIA ATTUALE ESPERIENZA SULLA RIPRODUZIONE

Ho inserito nello stesso terrario le mie due iguane verso la fine di novembre dopo averle allevate all’esterno durante tutto il periodo estivo. Nel periodo antecedente l'unione, il maschio perdeva del materiale grasso bianco-giallognolo dalla cloaca e, ogni volta che ci si avvicinava alla sua teca, muoveva ritmicamente il capo su e giu' nel tipico comportamento di territorialita'; mi sono accorto anche che il colore della base della coda è cambiato, virando in un tenue colore arancione; la femmina invece non ha manifestato alcun comportamento che potesse far pensare ad una sua imminente copula. Ho inserito il maschio nel terrario della femmina, così da limitarne l’aggressività, che ha subito iniziato a mostrare parate molto suggestive, ondeggiamenti del capo e tic laterali; la femmina invece e' rimasta immobile e solo in osservazione. Ad un certo punto il maschio le si è avvicinato e, con un salto fulmineo, si è messo al di sopra mordendo delicatamente il collo della femmina che ha sollevato la coda in modo tale da favorie la copula. Sono rimasti uniti esattamente 45 minuti, poi ho tolto il maschio e l'ho ripresentato al cospetto della femmina dopo una settimana; la scena si e' ripetuta di nuovo. Purtroppo le mie esperienze terminano qui, sebbene spero che la femmina possa procedere con la deposizione delle uova in futuro così da potervi descrivere anche la schiusa.

L'ALIMENTAZIONE

Per quanto concerne il regine alimentare, va detto che questi animali sono erbivori sin dalla nascita e non necessitano di alcun tipo di proteine animali in nessun momento della loro esistenza. Studi hanno mostrato che le iguane hanno una crescita molto rapida se alimentati con grandi quantita' di proteine animali, ma cio' ne comporta una vita piu' corta con possibile insorgenza di malattie quali gotta ed altre disfunzioni metaboliche. E' importante somministrare una dieta composta da verdure ricche di calcio, frutta e ortaggi. I rettili erbivori richiedono un rapporto Calcio-Fosforo di 2:1 .Una dieta che tiene conto delle necessità dell'animale dovrebbe essere composta nel modo che segue:

-70/80% di verdure con foglie scure e ricche di calcio (ad es. invidia, crescione, radicchio e, se possibile, anche gelso e ibisco); da evitare la lattuga surgelata perché' non ha alcun valore nutritivo. Gli spinaci dovranno essere somministrati in piccole dosi e saltuariamente perché contengono ossalati che legano il calcio nel tratto intestinale rendendolo cosi' non disponibile.

-20/30% di vegetali grattugiati come carote, zucchine, verdure miste scongelate, pale di fichi d'india (senza spine). Da evitare, o da somministrare in piccole dosi, broccoli, cavoli di bruxelles, cavoli, cavolfiori e cavoli ricci perché contengono aggregati iodati che possono causare disfunzioni tiroidee. 

-10% di frutta varia di stagione e fiori: fragole, more, mango, papaia, kiwi, melone, mela, pera, ecc. Le iguane amano molto le banane ma questo frutto andrà somministrato solo saltuariamente, magari come premio, perché hanno un rapporto calcio-fosforo sfavorevole. Molto importante, oltre alla dieta di base, la somministrazione di un supplemento di calcio che andrà acquistato in un negozio specializzato e, se in polvere, consparso leggermente sul pasto 3 giorni alla settimana per i piccoli (che vanno nutriti giornalmente), e uno o due volte la settimana per gli adulti, che andrebbero nutriti  a giorni alterni.

L'APPORTO D'ACQUA

L'acqua verra' offerta su una ciotola, sebbene difficilmente vedremo berla. Solitamente le iguane leccano l'acqua vaporizzata sulle piante che possono arredate il loro terrario Consiglio, quindi, la vaporizzazione del terrario almeno due volte al giorno.

ALCUNE CONSIDERAZIONI

L'iguana è un rettile molto popolare, ma è anche la specie più abbandonata proprio in virtù delle dimensioni che raggiunge da adulta. Dobbiamo sapere anche che la loro indole non e' affatto docile (frustano con la coda e mordono spesso) per cui ritengo che non sia un rettile adatto ai neofiti. A mio parere restano comunque animali sorprendenti e maestosi che, di certo, non meritano il cattivo trattamento che spesso ricevono dagli allevatori incauti o, ancor peggio, improvvisati.