Lucertola spinosa

Phrynosoma spp.

di Alessandro Vlora

Ordine: Squamata Famiglia: Phrynosomatidae

 

 

Le lucertole spinose del genere Phrynosoma sono presenti in gran parte degli Stati Uniti e in Messico, generalmente in ambienti rocciosi e sabbiosi. Caratteristiche comuni a tutte le 14 specie, oltre al corpo a forma di disco, le spine ossee presenti a livello occipitale e temporale del cranio. Particolare la capacità di alcune specie di rompere volontariamente i capillari degli occhi per schizzare sangue sugli eventuali predatori. L’areale di distribuzione delle diverse specie risulta in grande diminuzione per cui attualmente ne è severamente vietato il prelievo in natura.

Terrario: Il terrario dovrà essere sviluppato soprattutto in lunghezza in quanto tale specie, dalle zampe corte e tozze, possiede abitudini terricole e fossorie; l’arredamento del terrario è tipicamente deserticolo: un substrato di qualche cm di profondità, ove la specie possa infossarsi, è indispensabile come rifugio; una piccola ciotola per l’acqua, da mantenere sempre pulita, non deve mai mancare. In estate occorrerebbe spostare gli animali in pieno sole in un terrario all’aperto.

Parametri: Temperatura media di circa 30°C, con una piccola zona a 32-34°C; riduzione termica notturna di qualche grado; si consigliano 10-12 ore circa di luce al giorno. L’umidità relativa (U.R.) deve rimanere bassa. L’utilizzo di lampada U.V. è indispensabile per il corretto assorbimento del Calcio.

Alimentazione: nota dolente per l’allevamento di queste specie: si nutrono essenzialmente di formiche e termiti. Accettano anche altri insetti di piccole dimensioni, sebbene solo come integrazione alla dieta.

Riproduzione: Il genere Phrynosoma comprende specie ovipare (P. mcallii, solare, modestum, platyrhinos, asio, cornutum e coronatum) e vivipare (P. braconnieri, boucardi, ditmarsi, douglassii, hernandesi, orbiculare e, probabilmente, taurus).

C.I.T.E.S.: Allegato B (II): P. coronatum (esemplare in foto)

Per ulteriori informazioni: Alessandro (alexvlo@libero.it). Si consiglia la lettura dell'articolo nella Sezione del sito "Articoli Terraristica".