Boa delle Sabbie keniano

Gongylophis colubrinus loveridgei

(Eryx colubrinus loveridgei – Stull 1923)

di Mario Staffieri

Ordine: Squamata;  Famiglia: Boidae;  Genere: Gongylophis  Specie: colubrinus; Sottospecie: loveridgei

Il Boa delle sabbie keniano è un piccolo boide diffuso in tutto l’areale del corno d’Africa fino al Kenia, è presente in diverse sottospecie anche in Africa centrale e settentrionale; ha caratteristiche morfologiche particolari:  il corpo tozzo e muscoloso, la testa conica con la scaglia apicale del muso allargata e cornea, e le scaglie carnate nella parte terminale del corpo rivelano immediatamente la sua natura fossoria e di abile scavatore. Il Boa delle sabbie infatti passa gran parte del suo tempo sotto la sabbia in attesa che le vibrazioni prodotte dal movimento in superficie delle sue potenziali prede rivelino la loro esatta posizione; tuttavia è possibile scorgerlo in superficie specialmente nelle ore notturne.

Le dimensioni contenute, non supera 90cm di lunghezza, e la relativa facilità di mantenimento (a patto che si rispettino alcuni accorgimenti fondamentali) fanno del Boa delle sabbie keniano, un animale adatto ad allevatori non necessariamente “esperti”. 

Terrario: Avendo abitudini prettamente fossorie, il terrario potrà essere lungo 60/80cm, non necessita di un rifugio per nascondersi in quanto tenderà a stazionare nascosto nel substrato, che per tali ragioni dovrà essere sufficientemente spesso, tale da permettergli un totale interramento, e una bacinella d’acqua grande a sufficienza da permettergli di immergersi completamente. Come substrato è consigliabile utilizzare della torba di sfagno o della fibra di cocco sterilizzata.

Parametri: La temperatura corretta di stabulazione è compresa in un range che va dai 24° ai 32°C; Essendo di abitudini prettamente notturne o crepuscolari, non necessita di particolari accorgimenti relativi al fotoperiodo.

Essendo un serpente deserticolo o semi deserticolo, l’umidità relativa (U.R.) non dovrà essere alta, nei periodi di muta è consigliato un lieve innalzamento temporaneo per facilitare la completa rimozione dell’exuvia . Attenzione, comunque, alla ventilazione del terrario.

Alimentazione: Per esemplari giovani si consiglia la somministrazione di pinkies di topo (Mus musculus), per la fase di accrescimento fino all'età adulta commisurare la preda in proporzione alla dimensione del serpente; andrà alimentato una volta ogni 9/10 giorni.

Riproduzione: La caratteristica principale nel dimorfismo sessuale di questa specie è la notevole differenza di dimensioni tra il maschio e la femmina, quest’ultima risulterà essere anche tre volte più grande del maschio. Raggiuta la maturità sessuale (in linea di massima oltre i 4 anni di età ed in condizioni di peso ottimali) magari dopo un breve "ciclaggio", avverrà l’accoppiamento che potrà durare dalle 2 settimane ai 2 mesi; seguirà un periodo di gestazione di circa 4 mesi al termine del quale verranno alla luce i piccoli già perfettamente formati (anche se avvolti da una membrana), gli stessi dopo circa una settimana ed una volta rimossa completamente la membrana, saranno pronti per essere alimentati.

C.I.T.E.S.: Si, appendice II.

 

Per ulteriori informazioni: Mario (marstaf@email.it)