Serpente del grano

 Pantherophis guttatus

(Elaphe guttata - Linnaeus, 1776)

di Mario Staffieri

Ordine: Squamata;  Famiglia: Colubridae;  Genere: Pantherophis  Specie: P. guttatus

 

Il Pantherophis guttatus è un colubride molto diffuso nel suo areale di distribuzione, che comprende quasi tutta l'America centro-settentrionale, dove vive in svariati ambienti e a diverse altitudini. Morfologicamente è un serpente che ha tutti i caratteri tipici dei colubridi, corpo snello, testa affusolata e coda lunga; la livrea tipica è caratterizzata da una colorazione di fondo che va dal grigio al bruno-rossiccio e presenta sul dorso delle macchie (selle) ben delineate di color rosso-arancio. Può raggiungere una lunghezza che rasenta i 2 metri ma in media è lunga poco più di un metro. E’ un serpente principalmente notturno, ma può svolgere normale attività anche in altre ore della giornata ed a patto che il clima sia compatibile con le sue esigenze biologiche; vive in quasi tutti gli ambienti presenti, dalla pineta al bosco di latifoglie, dalle zone più aride e rocciose a quelle paludose. Molto spesso si rinviene nei pressi delle abitazioni, presso le quali si spinge per cacciare roditori.  Per via della sua indole pacifica, per l’incredibile varietà di “morphs” e la facilità di allevamento è uno dei serpenti maggiormente allevati dai terrariofili di tutto il mondo.

Terrario: Per un corretto mantenimento in cattività di un serpente del grano è necessario predisporre di unterrario di almeno 1 metro di lunghezza,nel quale sistemare una capiente bacinella d'acqua, da tenere sempre pulita e fresca; come substrato oltre al classici fogli di carta assorbente, si può utilizzare fieno pellettato o trucioli depolverati; inoltre è necessario predisporre un nascondiglio dove l'animale possa rifugiarsi interamente per evitare dannosi stress. 

Parametri: All'interno del terrario la temperatura dovrà essere di 26-28°C con un’umidità media di del 65-70%; nei periodi di muta è consigliato un lieve innalzamento del tasso di umidità per facilitare la completa rimozione dell’exuvia. Attenzione, comunque, alla ventilazione del terrario.

L’umidità relativa (U.R.) non dovrà mai scendere sotto il 70% con picchi, nei periodi di muta, anche del 85%. Attenzione, comunque, alla ventilazione del terrario.

Alimentazione: Alimentare un Pantherophis guttatus non sarà affatto difficile, infatti fin dal primo pasto sarà possibile abituarlo a mangiare prede decongelate, sempre preferibili alle prede vive; il cibo andrebbe somministrato settimanalmente e delle dimensioni adeguate al peso e alla stazza del serpente.

Riproduzione: Avendo a disposizione una coppia, si può tentare la riproduzione con una media di successi molto alta, sono infatti animali che quasi sempre si accoppiano in cattività; per indurli alla riproduzione è buona norma indurli in uno stato di latenza, abbassando e rialzando gradualmente la temperatura e le ore di esposizione alla luce. A processo terminato, ed una volta messi nella stessa teca, assisteremo quasi certamente a un rituale fatto di piccoli inseguimenti, morsi leggeri e scatti ritmici tipici della specie stimolati dalla produzione di ormoni; il tutto si concluderà con l'accoppiamento vero e proprio che può avere luogo in più riprese e in più giorni. In natura l'accoppiamento coincide con i mesi primaverili; dopo un periodo di quasi 2 mesi avrà luogo la deposizione, la femmina infatti deporrà un numero di uova che va da 10 a 28, che dopo 55-75 giorni si schiuderanno dando vita a piccoli lunghi appena 20-25cm ma già completamente autosufficienti.

C.I.T.E.S.: No.

 

Per ulteriori informazioni: Mario (marstaf@email.it)