TESTUGGINE DI HERMANN

Testudo hermanni Gmelin, 1789

nome anglosassone: Hermann's tortoise

di Francesco Trimigliozzi

 

CLASSE: REPTILIA

ORDINE: CHELONII

FAMIGLIA: TESTUDINIDAE

GENERE: TESTUDO

SPECIE: T. HERMANNI

 


Descrizione

È una testuggine di dimensioni medio-grandi, potendo raggiungere i 30 cm di lunghezza e i 5 kg di peso. Il carapace è bombato, con contorno ovale e superficie con placche leggermente rilevate. A differenza delle altre due specie di testuggini terrestri rinvenibili in Italia, vi sono due placche sopracaudali. Gli arti sono relativamente corti, cilindrici, non palmati, con robusti unghioni. L’apice della coda è rivestito da un robusto astuccio corneo. Le placche del carapace hanno porzione anteriore nera e posteriore giallastra o verdastra. La stessa colorazione si ritrova sul piastrone, con le chiazze nere allineate longitudinalmente. Testa, collo, arti e coda possono variare dal bruno al giallo verdastro. Il maschio ha una coda più lunga e robusta e il piastrone concavo, con xifopiastre posteriori appuntite. La femmina ha dimensioni maggiori, coda più breve, piastrone piatto, con xifopiastre posteriori smussate. Il giovane alla nascita è lungo circa 4 cm, pesa 5-10 g e ha carapace a profilo circolare, molle.

Ecologia e Biologia

Frequenta habitat xerici come macchie, boschi, garighe, forteti, ma comunque ricchi di cespugli, nei quali trova riparo notturno e nelle ore più calde. Al mattino si riscalda al sole fino a superare i 16 °C di temperatura corporea, poi comincia le attività che vengono sospese se la sua temperatura supera i 36 °C. La latenza, da ottobre a marzo-aprile, viene effettuata nel terreno al di sotto della fascia soggetta al gelo, in buche profonde 30-50 cm. Il maschio, tra aprile e giugno, delimita un territorio e insegue le femmine che vi entrano, bloccandole con vigorosi morsi e colpi di carapace. La copula dura anche 5-10 minuti, durante i quali il maschio emette caratteristici suoni, udibili anche a distanza di 40 metri. Tra giugno e luglio la femmina scava più nidi alla base di cespugli e vi depone sino a 26 uova, di forma sferoidale e circa 3 cm di diametro, che schiuderanno dopo 20-60 gg, in funzione della temperatura. Spesso i neonati restano nel nido e vanno subito in latenza per riemergere la primavera successiva. I piccoli completano l’ossificazione del carapace a 5 anni. I maschi raggiungono la maturità sessuale a 3-5 anni, le femmine a 7-12 anni. La testuggine comune si nutre in prevalenza di foglie, germogli, erbe varie, tuberi, bulbi, frutta dolce e vegetali succosi e ricchi di liquidi; questa dieta gli permette di resistere lunghi periodi senza bere, ma non disdegna lombrichi, invertebrati, carogne e persino escrementi, ricercati anche per ricavarne calcio, fosforo ed altri indispensabili minerali. Le testuggini vengono predate da molti animali, quali uccelli rapaci, cinghiali, carnivori, roditori e, ovviamente, l’uomo.

Distribuzione

La testuggine comune era un tempo diffusa in gran parte del Mediterraneo, ma attualmente è in regresso in molte aree, Italia inclusa. È l’unica testuggine autoctona della Puglia, dove dovrebbe essere presente la sottospecie T. h. hermanni, ma l’attribuzione sottospecifica è complicata dalle massiccie importazioni avvenute dalla Penisola Balcanica. In Provincia di Bari la specie è molto localizzata.

Conservazione

L’antropizzazione del territorio, l’aumento di predatori per introduzione umana, l’uso e l’abuso di biocidi e di grandi macchinari nelle tecniche agricole, ma, soprattutto, la piaga degli incendi dolosi hanno prodotto un preoccupante regresso della specie. Inoltre, la relativa facilità di allevamento e la grande richiesta terraristica ne hanno fatto oggetto di raccolta indiscriminata, nei Balcani come in Puglia. La specie è protetta dalla Convenzione di Washington (CITES IIC1), dalla Convenzione di Berna e dalla Direttiva CEE 94/43 (All. II), e ne è proibita l’uccisione, la cattura, la detenzione, il trasporto e la vendita non autorizzate.