COLUBRO LISCIO

Coronella austriaca Laurenti, 1768

nome anglosassone: Smooth snake

di Francesco Trimigliozzi

 

CLASSE: REPTILIA

ORDINE: SQUAMATA

SOTTORDINE: SERPENTES

FAMIGLIA: COLUBRIDAE

GENERE: CORONELLA

SPECIE: C. AUSTRIACA


Descrizione

È un serpente di piccole dimensioni, che in Italia raggiunge la lunghezza totale massima di 75 cm. La testa è relativamente piccola e corta, schiacciata e poco distinta dal corpo, con una squama preoculare, 2 postoculari, 7-8 sopralabiali. L’occhio, con pupilla rotonda, di solito ha l’iride gialla ed è in contatto con la 3a e 4a sopralabiale. Il dorso presenta squame lisce, in 19 file dorsali a metà tronco. La coda è abbastanza breve. La colorazione dorsale varia dal grigio al bruno al rossastro, con eleganti riflessi metallici che si rendono più evidenti dopo la muta. Una striscia bruna si estende dall’occhio alla narice. Sulla nuca vi è una chiazza scura, spesso a forma di U, che si collega a due serie longitudinali di irregolari macchie scure di varia forma che scorrono per tutto il corpo disposte ai lati della regione medio-dorsale, talvolta unite per brevi tratti spesso trasversali. Il ventre è di colore variabile dal nero-bruno fino al giallastro. Il maschio è più piccolo della femmina ed ha la coda in proporzione più lunga. I giovani hanno colorazione simile agli adulti, con le parti inferiori rosate.

Biologia ed Ecologia

Nella Provincia di Bari in genere lo si ritrova in zone boscose o forestali, in boscaglie, macchie, muretti a secco, ove si rifugia sotto tronchi marcescenti e si aggira tra le foglie cadute, il muschio e l’humus del sottobosco. E’ un serpente diurno, ma anche crepuscolare e vespertino, d’indole vivace e mordace, agile ma poco veloce. Ha una temperatura ottimale di attività compresa tra 24 e 27 C°, ma già a 14-16 C° è in grado di digerire: pertanto nella nostra regione il periodo di letargo si riduce ai mesi di dicembre-gennaio. L’epoca degli amori ha inizio in marzo-aprile e dura sino a giugno: in questo periodo i maschi rivali si riuniscono ed ingaggiano duelli spesso feroci, a passi precisi e ritmati, annodandosi e sciogliendosi, mordendosi in più punti, sino al desistere di uno dei due contendenti. La femmina conquistata verrà delicatamente, ma saldamente tenuta ferma con la mandibole durante il coito, che dura spesso anche un paio di ore. Il colubro liscio è viviparo: la femmina partorisce dopo un paio di mesi dall’accoppiamento sino a 18 piccoli di circa 15 cm, avvolti da una membrana trasparente. I neonati, dopo averla lacerata, sono completamente indipendenti, e solitamente, dopo aver mutato nelle prime 24 ore, già sono in grado di procurarsi il cibo. La maturità sessuale è raggiunta a tre anni nel maschio e a quattro-cinque nella femmina. Il colubro liscio si nutre prevalentemente di piccoli rettili, micromammiferi, nidiacei, che cacciano all’agguato ed uccidono per costrizione. La bocca è poco dilatabile per cui richiedono molto tempo per ingollare le prede più grandi. È un serpente aglifo, possiede cioè denti posteriormente più sviluppati degli anteriori, però non collegati funzionalmente alla piccola ghiandola velenifera posta sopra la commessura buccale, il cui secreto, sperimentalmente ed indipendentemente dalla via di introduzione, è in grado di uccidere, mediante paralisi respiratoria, piccoli animali delle dimensioni massime di un coniglio. Nell’uomo la morsicatura non provoca alcun effetto, se non leggero prurito locale. Predatori del colubro liscio sono vari Mammiferi Carnivori e Uccelli.

Distribuzione

È diffuso in Europa, Asia minore e Caucaso. In Italia è presente in Italia in tutte le Regioni, esclusa la Sardegna. In Provincia di Bari sembra alquanto localizzato.

Conservazione

È un serpente poco conosciuto dai contadini, che naturalmente lo scambiano per una vipera e lo uccidono, malgrado sia inserito nell’elenco delle specie protette dalla Convenzione di Berna (L.503/81) ed incluso tra le specie di interesse comunitario che necessitano di rigorosa protezione (Direttiva CEE 92/43 All. IV).