NATRICE TASSELLATA

Natrix tessellata (Laurenti, 1768)

nome anglosassone: Dice snake

di Raffaele Stano


CLASSE: REPTILIA

ORDINE: SQUAMATA

SOTTORDINE: SERPENTES

FAMIGLIA: COLUBRIDAE

GENERE: NATRIX

SPECIE: N. TASSELLATA

 

Descrizione

È un serpente di medie dimensioni, con corpo slanciato che raggiunge i 130 cm di lunghezza totale. Il capo è stretto, di forma allungata e reca 2 squame preoculari, 3-4 postoculari e 8 sopralabiali, di cui la 4ª e la 5ª in contatto con l’occhio, a pupilla rotonda. Le squame dorsali, disposte in 19 file longitudinali a metà tronco, sono fortemente carenate. La livrea dorsale è in genere grigia-verdastra con un disegno a macchie scure alternate, a simulare una tassellatura, donde il nome. Sulla nuca vi può essere una macchia scura a forma di "v" rovesciata, che può simulare un collare e far confondere questa specie con la biscia dal collare, che però si differenzia per la disposizione delle squame cefaliche. Le parti ventrali sono rosate, con macchie scure. Il maschio è generalmente di dimensioni minori rispetto alla femmina ed ha coda proporzionalmente più lunga. La livrea del giovane non differisce dall'adulto.

Ecologia e Biologia

Serpente diurno di spiccate preferenze acquatiche, frequenta zone umide assolate ed è visibile anche in ruscelli e piccoli fiumi da corso vivace nei quali nuota agevolmente riuscendo a compiere lunghe immersioni. Non allontanandosi mai troppo dall'acqua utilizza anfratti lungo le rive rocciose per rifugio. D’inverno va in latenza sotto tronchi marcescenti, in masse di vegetali o in cavità nei pressi dell’acqua, anche in gruppo. La latenza dura di meno rispetto alle altre specie nostrane grazie al maggiore equilibrio termico offerto dall'ambiente acquatico. L’attività riprende a febbraio-marzo e gli accoppiamenti avvengono tra marzo e giugno in luoghi soleggiati. Come nella biscia dal collare, anche in questa specie vi possono essere molti maschi che tentano contemporaneamente di accoppiarsi con una sola femmina. Vengono deposte fino a trenta uova, di 9-17x32-35 mm, forma oblunga e guscio pergamenaceo, in qualche anfratto o sotto vegetali marcescenti. La schiusa avviene dopo 1-3 mesi, a seconda della temperatura ambientale. I giovani alla nascita misurano da 15 a 24 cm. La maturità sessuale è raggiunta dai maschi al terzo anno di vita a circa 40 cm di lunghezza. Preda attivamente e preferibilmente piccoli pesci, più raramente anfibi o micromammiferi; ingolla le sue prede vive cominciando dal capo senza mai prima soffocarle tra le spire. Timida, innocua e mai mordace, se infastidita soffia ed emette liquidi maleodoranti dalla bocca al fine di scoraggiare l'aggressore.

Distribuzione

È diffusa in Europa centromeridionale, Asia centroccidentale e Egitto fino al delta del Nilo. In Italia è presente ovunque, a eccezione delle isole, della Calabria centromeridionale e di parte del Salento. Ovviamente a causa della penuria di acque superficiali non è molto comune in Puglia, specie nella Provincia di Bari, dove sembra limitata all’Ofanto e alla zona di Gravina, con caratteristiche ecologiche più idonee a questa specie.

Conservazione

La modifica dei siti riproduttivi ed in generale lo sconvolgimento delle zone umide è forse la principale causa della rarefazione e scomparsa di questo timido serpente, peraltro molto importante nel controllo selettivo degli individui più deboli e malati nelle popolazioni ittiche nelle acque interne. Influiscono sull'entità numerica delle popolazioni anche i dissennati spargimenti di pesticidi e veleni lungo il corsi d'acqua ed i prati umidi e, non ultimo, l'insano collezionismo ora tanto di moda alimentato dalla socievolezza e dalla facilità di adattamento alla cattività di questa specie di rettile. La specie è tutelata dalla Direttiva CEE 92/43 (Allegato IV: specie di interesse comunitario che richiedono protezione rigorosa).